È stata inaugurata oggi dalla comunità di Volegno, con una piccola festa, l’opera d’arte la “Fania della Serra”. Una scultura in legno scolpita nel tronco di una pianta di faggio che era ormai seccata.
L’artista Alfio Bichi ha avuto l’idea di dare una seconda vita a quella che per oltre un secolo è stata la pianta più importante di Volegno, appunto la Fania della Serra, che si trova nell’omonima piazza (tra l’altro recentemente rinnovata nella pavimentazione) alla fine del paese.
Il Bichi ha una visione: intrappolata in quel grande fusto apparentemente morto vede un’imponente scultura, la più grande che abbia mai concepito, una citazione dell’ultimo capolavoro di Michelangelo: la pietà Rondanini. I paesani sono entusiasti dall’idea – hanno spiegato – e fin da subito lo supportano e lui guidato dall’ispirazione si mette immediatamente a lavoro, iniziando a liberare le due figure che si trovavano intrappolate nel fusto. Nel giro di un paio di giorni la metamorfosi è completata e quello che prima era un tronco secco destinato all’abbattimento adesso è una scultura finita dal grande impatto emotivo, regalata al paese di Volegno e di chiunque voglia riempirsi gli occhi di arte e lasciarsi trasportare dalla maestosità dell’opera